Come l’invenzione della ruota, la scoperta del lievito o delle muffe antibiotiche, la nascita del formaggio si deve a un anonimo pastore, vissuto con ogni probabilità fra Mesopotamia e attuale Egitto fra i 7000 e i 10000 anni fa.
Tutto è iniziato in Asia
In un bassorilievo sumero soprannominato “Fregio della latteria” si vedono sacerdoti mungere pecore e capre, e secondo la tradizione fu proprio di capra il primo formaggio mai creato. Ne parliamo come di un felice incidente perché si era usato uno stomaco di capretto per conservare del latte fresco, ma nel trasporto questo si era cagliato, creando così un primo formaggio fresco.
Va spiegato che il caglio, l’enzima che permette al latte di rapprendersi e trasformarsi in formaggio dopo la bollitura, può essere vegetale ma anche animale, e in questo caso si estrae da uno degli stomaci degli animali da latte.
Una tempesta perfetta: il budello della capra, una bottiglia naturale, conteneva proprio le sostanze che crearono le condizioni per un primo formaggio, più facile da trasportare e conservare rispetto ai liquidi. Da quel momento in poi, quella primordiale tecnica iniziò a viaggiare verso ovest, arrivando prima in Grecia e poi nell’antica Roma.